Diego Biloslavo
Laboratorio di liuteria
Esecuzioni
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Biografia
Diego Biloslavo nasce a Trieste nel 1979, nel 1988 inizia a suonare il pianoforte per passare poi, qualche anno più tardi, allo studio della chitarra classica e moderna.
Finiti gli studi superiori nel 1998 inizia un percorso musicale che lo porterà ad apprendere tecniche di registrazione sonora e nozioni di scienza acustica. Parallelamente suona in alcuni gruppi rock locali e comincia a interessarsi della costruzione degli strumenti musicali, in particolare dei vari tipi di chitarra.
Unendo la passione per il legno e per la musica, nel 2003 si avvicina attivamente al mondo della liuteria. In questo percorso, ricco di antichi sapori, viene inizialmente seguito e indirizzato dal professore e liutaio Walter Macovaz.
Per quanto riguarda la costruzione ex novo, produce principalmente chitarre e altri strumenti elettrici affini, come bassi o chitarre lap steel strings, mentre a breve è prevista la produzione del primo violino elettrico solid body.
Un laboratorio di liuteria nella Venezia Giulia
L'idea di realizzare strumenti musicali e, successivamente, un laboratorio liuteristico prende forma a Trieste all'inizio del nuovo millennio. Risalgono all'anno 2003 i primi veri passi mossi in questo ambito, con la manutenzione e la regolazione di chitarre e altri cordofoni. Dopo una decade maturata, per così dire, sul campo, con le riparazioni e ricostruzioni più disparate, varie personalizzazioni di strumenti, settaggi al limite e le prime produzioni proprie, l'esperienza accumulata è tale da poter soddisfare pure le esigenze dei clienti più esigenti.
A partire dal 2013 l'attività nel laboratorio viene svolta praticamente a tempo pieno. Gli strumenti che più comunemente transitano sotto le abili mani dell'artigiano sono chitarre e bassi, sia acustici che elettrici, ma non mancano mandolini, archi, bouzouki, ukulele, banjo e altri cordofoni meno comuni: di origine antica come ghironde e symphoniae, etnici come il charango oppure caratteristici di altre zone come la zither (salterio o cetra salisburghese), comune nei paesi di lingua tedesca, ma anche in Slovenia. Nel corso del 2017 è previsto il trasloco dei macchinari e delle attrezzature proprio in Slovenia, presso l'attuale sede legale, non lontana da Gorizia: verrà comunque mantenuta la vecchia succursale in Italia, nella periferia triestina, dove sarà possibile incontrare il liutaio e provare i nuovi strumenti.
Il liutaio svolge il proprio lavoro utilizzando sia gli utensili tipici della tradizione, sia con l'ausilio di apparecchiature elettriche a controllo manuale. L'accurata fase di progettazione è in gran parte sviluppata su computer con programmi di grafica vettoriale (CAD), per garantire la massima precisione anche nei dettagli che richiedono più attenzioni. Oltre alla lavorazione del legno, vengono svolti interventi sull'elettronica (riparazioni e nuove circuitazioni) e sulla finitura degli strumenti: dalla predilezione per gli oli e altri prodotti naturali, si affiancano l'uso di vernici a base nitrocellulosica o bicomponenti.
Nella costruzione di strumenti di liuteria a partire dal legno grezzo, un occhio di riguardo viene dato alla bontà del materiale, a cominciare dalle essenze stesse, fino ai singoli componenti, siano essi elettrici o meno, senza mai lesinare sulla qualità. Nel venire incontro ai desideri del musicista, si ricercano soluzioni innovative e all'avanguardia, senza per questo penalizzare l'ergonomicità dei prodotti.
La filosofia alla base del lavoro è quella di mettere le conoscenze acquisite a disposizione del cliente, non sottovalutandone mai le capacità e anzi facendone tesoro, in quanto c'è sempre qualcosa di nuovo da apprendere e dettagli da affinare.
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